“Qui non c’è Niente di Speciale” di Davide Crudetti premiato come miglior documentario a Salina Doc Fest 2022

crediti: salinadocfest.it
“Qui non c’è niente di speciale” (Italia, 2022, 65’), il film di Davide Crudetti scritto con Paola Di Mitri, riceve il Premio Signum al Miglior Documentario del Concorso Nazionale Isole.Doc // Uniti per l’ambiente al Salina Doc Fest 2022, il festival internazionale del documentario narrativo che si svolge nell’arcipelago siciliano delle Eolie.
Il premio è stato assegnato dalla Giuria Studenti dell’Istituto Superiore Isa Conti Eller Vainicher di Lipari coordinati dalla prof. Maria Antonietta Drago e dal prof. Giacomo Montecristo (sindaco di Leni), guidati da Roberto Andò, con la motivazione:
Un film che nel presentare quasi programmaticamente l’immagine felice di una comunità fornisce ai giovani una visione di speranza e la prospettiva che la vita non sia sempre altrove.
Ricevo questo premio con grande piacere, – ha dichiarato il regista Davide Crudetti – ancor di più perché ricevuto da giovani studenti, che saranno i ragazzi di domani. La storia dei protagonisti del film può essere anche la loro: anche per loro andare via o rimanere è un punto di domanda, una questione viva e attuale, che troverà una risposta nel futuro. Osservando le vite di coloro hanno deciso di restare a vivere al Sud, si nota come hanno ben chiaro su cosa costruiscono, della loro forza, della consapevolezza che questa strada sia una ricerca faticosa, ma anche un’alternativa possibile.

crediti: salinadocfest.it
C’è stato un tempo in cui il Mediterraneo era il mare del presente e non quello del passato, in cui le genti arrivavano per fermarsi e da qui nessuno partiva. Oggi, dal sud al nord dell’Italia c’è una sola via invece, di quelle strette a senso unico: dal Sud di solito si parte. E così, ogni anno, interi territori e comunità si svuotano, rimanendo immobili a guardare migliaia di figli, nipoti o coetanei partire. “Qui non c’è niente di speciale” riprende questa vecchia storia per raccontare il suo contrario: i protagonisti del film – Peppino, Anna, Alessandro, Marco e Ginevra – hanno tra i venti e trent’anni, al sud Italia hanno scelto di viverci, precisamente a San Vito dei Normanni, in provincia di Brindisi, in Puglia.
Sono storie individuali e collettive allo stesso tempo: di impegno nel recupero dei terreni confiscati alla criminalità, come fa l’azienda agricola XFARM, che promuove agricoltura sociale ed ecologica; di conservazione di tradizioni locali, come quella dell’arte del mandolino a cura del Circolo Mandolinistico del paese (fondato nel 1934), cultura musicale che coinvolge da decenni la comunità, colonna sonora di tutto il documentario. Mattone dopo mattone, ulivo dopo ulivo, i protagonisti creano case e terreni coltivati, si ritrovano nelle piazze e nei poderi recuperati per godere insieme dei frutti della terra, salvano dal fondo del mare rovine storiche (come fa il programma europeo Project UnderwaterMuse, coinvolto nel film), o semplicemente oggetti di interesse archeologico invidiati in tutto il mondo.
Il film è prodotto dalla Apulia Film Commission e da Fondazione CON IL SUD nell’ambito del Social Film Production Con il Sud, ed è stato realizzato in collaborazione con XFARM Agricoltura prossima, Circolo Mandolinistico – San Vito dei Normanni, ed è distribuito da ZaLab.