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Immaginatevi che il vostro compagno, padre, madre, fratello o figlio col quale fino al giorno prima avete vissuto, venga portato via dalla polizia e rischi di essere per sempre espulso dal Paese dove vivete.
Non per aver commesso un reato, un atto violento contro qualcuno o qualcosa, ma solo per non avere i documenti in regola.
Questo è un pensiero tanto angosciante quanto reale per tanti immigrati inseriti nella società italiana ma in conflitto con la burocrazia.
L’entrata nei centri di detenzione ed espulsione (C.I.E) è l’inizio di una prigionia, non solo per chi ci viene portato ma anche per chi rimane fuori.
Come spiegare ai figli che papà non c’è più e non si sa quando potrà fare ritorno? Come prepararsi psicologicamente al rischio di dover scegliere fra seguire la tua compagna rimpatriata o rimanere in Italia per il bene dei figli? Come sopravvivere economicamente? A chi chiedere aiuto?
D'improvviso il tuo affetto più caro rischia di essere espulso nel "Paese d'origine", dove spesso non ha pi una casa, una famiglia o dove magari non torna da oltre dieci o vent'anni.
E' un periodo di angoscia e di attesa, un lungo tempo di lotta tra burocrazia, affetti e diritti.
Il centro del nuovo documentario di ZaLab sarà il racconto delle detenzioni e dei rimpatri vissuti non solo da chi si ritrova detenuto, ma anche e soprattutto da chi, fuori dal C.I.E. attende l'esito di quella detenzione e della richiesta di espulsione.
Un punto di vista nuovo che crediamo possa permettere di sviscerare ancora meglio la crudeltà di questo sistema.
Scheda Tecnica
di Matteo Calore e Gustav Hofer
da un idea di Andrea Segre
una produzione ZaLab e H.I.Q.
Grazie ad alcuni finanziamenti già ricevuti stiamo finendo la fase di ricerca e scrittura e cominciando ad entrare nel vivo delle riprese.
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