La camera chiara
Museo instabile di narrazione permanente
Non contrapporre la città terrestre
alla città del cielo.
Profeti hanno sognato la città
e moltitudini non hanno inteso:
non è sopra le nuvole,
è una città di terra che respira.
La costruisce chi la sa sognare
pur col cuore gonfio di fatica…
La camera chiara ha svolto un percorso artistico laboratoriale all’interno delle classi, in cui sono state integrate ricerca sul metodo di apprendimento e documentazione creativa capace di trasformare la trasmissione in comunicazione. (“Dal trasmettere al comunicare” di D. Dolci).
Prendendo come riferimento la maieutica reciproca si indaga come il percorso di apprendimento nasca dalle domande e dal bisogno di svelare la curiosità del quotidiano e la parte onirica intrinseca nell’uomo.
La prima fase di lavoro è stata di ricerca azione: con collaboratori esperti per approfondire i due temi, fare la scelta delle domande e scegliere la terminologia (per la matematica con Laura Basso; per il territorio con Maddalena Bartolini).
Da questo si è sviluppato un percorso attraverso un primo incontro di maieutica nelle classi con la disponibilità a partecipare di Amico Dolci. Successivamente sono iniziati i laboratori artistici nelle classi per la realizzazione di due mostre didattiche aperte al territorio. La mostra, sotto forma di libro d’artista (grande separè di legno semovibile e meccanico), sta a sua volta generando un nuovo cerchio maieutico.
Sono stati approfonditi due argomenti, ognuno dedicato al territorio di riferimento: la conoscenza del quartiere e la simbologia nella matematica di base.
In questo modo si è voluto dimostrare come il metodo maieutico in sé stesso possa creare apprendimento vero, al di là dell’argomento preso in considerazione.
“La città circolare, circolare in città…” è la ricerca sul quartiere, per verificare l’idea e la percezione del bambino e della sua concezione di “periferia”. La periferia è un luogo o uno stato d’animo?
Partendo dalla geografia e dal racconto del proprio quartiere si lavorerà su spazi fisici e simbolici per arrivare all’incontro di “soglie” che creano nuove mappe reali e immaginarie.
“Concentrare e concentrarsi” è la ricerca sui simboli primordiali, sul significato e su come nascono gli archetipi della matematica, collegando quest’ultima alla parte emotiva, concreta e onirica dell’uomo per riportare l’apprendimento alla radice della motivazione originaria, attraverso l’espressione artistica.
L’atelier artistico accompagnerà le fasi di ricerca e attraverso i laboratori, sperimenterà con i bambini le potenzialità del colore, dell’incontro dei materiali, creando una rete di prossimità affettive e cognitive che daranno valore all’aspetto manuale, tattile ed esperienziale e metteranno in relazione il bambino con la naturale spinta all’apprendimento creativo.
Oltre ad Amico Dolci, il laboratorio ha visto l’attivazione di collaborazioni con il centro territoriale Mammut di Napoli e con Franco Lorenzoni.
La città nuova inizia
dove un bambino impara a costruire
provando a impastare sabbia
e sogni
inarrivabili.
Danilo Dolci
Più info sugli organizzatori su: http://www.illimonelunare.it/
Paese: Genova
Durata: Settembre 2014 - Giugno 2015
SCHEDA TECNICA
TITOLO – La camera chiara, museo instabile di narrazione permanente,
CITTÀ – Genova
SCUOLE – Istituto comprensivo Cornigliano, plesso Ferrero (quartiere Cornigliano); Istituto Comprensivo Centro Storico, plesso L. Garaventa (quartiere Centro Est)
CLASSI COINVOLTE – una prima e una seconda, 50 alunni
ORGANIZZAZIONI – a cura di Francesca Traverso e Federica Terminiello e dell’associazione Il limone lunare. Il progetto era stato presentato dalle stesse persone, al tempo parte integrante del gruppo di lavoro e di studio Atelier Parapluie interno all’Associazione La Stanza.
PERIODO – settembre 2014 – giugno 2015