Il Tempo Rimasto
SINOSSI BREVE
Il protagonista di questo film è il tempo, rimasto nelle pieghe della vita. È un film su dei bambini e dei giovani che ora, con le rughe disegnate sul viso, ritornano indietro, a volte come se fossero di nuovo là dove sono stati. In questa distanza che cerca di annullarsi abita il confronto fra il tempo che resta e quello che resterà. Una riflessione sulla vecchiaia e su cosa si può scoprire guardandosi in questo specchio. Un lungo percorso di ascolto e di incontri attraverso l’Italia, alla ricerca di un mondo “fino a ieri” che a volte appare remotissimo, a volte stranamente presente.
SINOSSI
Quando il passato riemerge può rivelarsi indomabile e diventare un altro presente, il qui e ora di uno spazio nitido e indefinito allo stesso tempo, sospeso in uno stato d’animo che toglie il fiato.
Il film realizza un viaggio dentro questa dimensione, raccontando cosa significa attraversare questa soglia e restarci in bilico fra lacrime inattese e risate improvvise.
Una riflessione sulla vecchiaia e su cosa si può scoprire guardandosi in questo specchio, che nasce da un lungo percorso di ascolto e decine di lunghi incontri in diverse regioni italiane, alla ricerca di un mondo “fino a ieri” che a volte appare remotissimo e a volte stranamente presente.
Il tempo rimasto è un flusso fragile e resistente lungo un sentiero che vuole disorientare anziché portare in un luogo preciso: i frammenti di vita lontana si inanellano e scivolano uno dentro l’altro legando fra loro persone lontane, ma procedendo per il sentiero si riconosce il filo leggero e solido che può guidare chi percorre questo labirinto.
NOTE DI REGIA
Ne Il tempo rimasto è più importante perdersi che arrivare a destinazione. Un’elegia alla vita che se ne va e a quella che resta, nascosta da qualche parte in attesa d’essere raccontata ancora.
Realizzare Il tempo rimasto è stata un’opportunità che spero sia condivisa dagli spettatori: la possibilità di ascoltare parole che sembra che la nostra società non voglia più ascoltare; osservare e scrutare volti che la nostra società sembra non voler più vedere. Mai come in questi due anni di pandemia si è parlato di chi ha molti anni sulle spalle e vive una condizione di fragilità; ma nello stesso tempo la vecchiaia è sparita dalla nostra quotidianità. L’attenzione alla salute degli anziani ha prodotto un allontanamento dal resto delle persone. Nel film non si parla di emergenze sanitarie e l’attualità non domina il procedere del racconto, tutt’altro. Dopo aver fatto questo lungo viaggio in decine e decine di storie, di ricordi tristi e felici, penso di aver vissuto il privilegio di incontrare un mondo prezioso. Farebbe bene al nostro mondo bulimico, sempre più schiacciato su un presente scivoloso perdersi in questo tempo sospeso. Sarebbe saggio prenderselo questo tempo di ascolto e di incontro, andando alla ricerca del tempo cristallizzato in una fotografia, in un brillare di occhi, in una risata, in un silenzio.
Daniele Gaglianone
Paese: Italia, 2021
Durata: 89 min
Scheda Tecnica
Regia Daniele Gaglianone
Sceneggiatura Daniele Gaglianone Stefano Collizzolli
Fotografia Matteo Calore, Mauro Nigro, Andrea Parena, Paolo Rapalino
Suono Niccolò Bosio, Alberto Cagol, Letizia Gullo, Sonia Portoghese, Francesco Spadafora
Montaggio Enrico Giovannone
Musica Sergio Marchesini
Sound Design Giovanni Corona
Produzione ZaLab Film con Rai Cinema e Luce Cinecittà
Realizzato con il contributo e il sostengo di Mic – Direzione Generale Cinema; Fondazione Calabria Film Commission, Film Commission Torino Piemonte – Piemonte Doc Film Fund; nell’ambito del Programma Sensi Contemporanei Cinema – Sicilia Film Commission
Organizzatore e produttore esecutivo Stefano Collizzolli
Organizzatore e Coordinamento Giulia Campagna
Amministratore Elena Pinton
Distribuzione ZaLab Film
Contatti distribuzione e comunicazione Maud Corino – distribution@zalabfilm.eu;
Chiara Tringali comunicazione@zalab.org
Premi e proiezioni
Fuori concorso – L’incanto del reale | 39esimo Torino Film Festival