How to save a dead friend
GUARDA IL FILM SU ZALABVIEW.ORG
SINOSSI
Il film rivelazione di una generazione perduta che racconta l’amore di due giovani nella Russia di Putin.
Girato nel corso di 12 anni, è il resoconto di una storia d’amore in un mondo in rovina.
Marusya, una 16enne russa insofferente al regime della “Federazione della depressione”, si propone di rientrare nelle statistiche dei suicidi giovanili entro la fine dell’anno. Ma poi incontra Kimi, suo coetaneo, e tra i due nasce un’inaspettata e travolgente storia d’amore, intrappolata, come sono loro, nella risacca di un governo oppressivo. Insieme, Marusya e Kimi filmano l’euforia, l’ansia e la disperazione della loro gioventù, alimentata da droghe e musica. Quando la dipendenza minaccia di far svanire Kimi per sempre, la telecamera di Marusya diventa l’ultima possibilità per salvare l’amico.
NOTE DI REGIA
Kimi è morto la notte del 4 novembre 2016. Non era solo mio marito e il mio amante, era anche il mio migliore amico, la mia anima gemella. Ma si stava arrendendo: al suo futuro, ai suoi sogni, anche al suo aspetto… stava sprofondando sempre di più nell’autodistruzione. Come si fa a trattenere qualcuno che fa del suo meglio per scomparire? Volevo esserci per lui, ma tutta la situazione mi ha ferito tantissimo. Quindi la macchina fotografica mi ha fornito la distanza di cui avevo bisogno, facendo sembrare tutto “non reale”. Forse girare per me è diventato quello che la droga è diventata per Kimi: una fuga dalla realtà, da tutto ciò che non ha funzionato per noi. Questa esperienza mi ha fatto riflettere sulla natura del film come mezzo che cattura il tempo e mantiene tutto e tutti in uno spazio collettivo. Mi ha ricordato di guardare vecchi cinegiornali girati durante la guerra per rendermi conto che, sebbene queste persone siano morte molto tempo fa, in qualche modo, sono ancora qui, vivono in quelle riprese. Era forse il modo per salvare Kimi? Volevo anche salvare il tempo, lo spazio e le cose che ci hanno formato mentre crescevamo, così HOW TO SAVE A DEAD FRIEND è anche un tributo ai film di Gregg Araki e Harmony Korine; alle opere d’arte di David LaChapelle; a tanta, tantissima musica: dal post-punk al grunge, all’emo e alla witch house; alle transizioni di Windows Movie Maker, alle prime estetiche del web e ai forum di Internet, quando Internet non era ancora controllato dalle aziende e censurato dal governo, quando era un luogo in cui potevi esprimerti liberamente e trovare un senso di appartenenza.
Come trovi un linguaggio univoco per un film che abbraccia 12 anni di vita e che non era pensato per diventare un film mentre veniva girato?
Volevo dare l’idea di come fosse crescere negli anni 2000, immergersi nelle soleggiate giornate estive e in un caleidoscopio di formati, immagini pulsanti e suoni provenienti da tutte le direzioni. Ma con il passare del tempo, i giorni bui e invernali prendevano il sopravvento, isolando le persone nei loro appartamenti. Il nostro mondo esterno, una volta così allettante, era diventato sempre più violento, con meno musica e meno amici per le strade… I colori tenui, meno saturi; E Kimi sta svanendo nell’oscurità. Quando perdi qualcuno vicino, qualcuno che ti conosceva bene, parte della tua storia scompare insieme a lui. Tutto ciò che rimane da fare è raccogliere i ricordi prima che si trasformino in polvere digitale.
Paese: Svezia, Norvegia, Francia, Germania, 2022
Durata: 103 min
Scheda Tecnica
Premi e proiezioni
Anteprima mondiale al Vision du Réel 2022
Presentato al Festival di Cannes in “Acid” 2022
Targa Gian Paolo Paoli al Miglior Film Antropologico 63° Festival dei Popoli
Premio ZaLab View al Ridf 2023