Turn On My Light – Biennale di Venezia 2017
Workshop di ZaLab nel Padiglione Centrale dei Giardini della 57ima Biennale di Venezia all’interno di Green light–Un workshop artistico di Olafur Eliasson, in collaborazione con Thyssen-Bornemisza Art Contemporary (TBA21)
ZaLab ha condotto due laboratori di video partecipativo con due gruppi di richiedenti asilo che stavano partecipando alle attività del progetto Green light di Olafur Eliasson, in collaborazione con TBA21, all’interno della 57ma Esposizione Internazionale di Arte, VIVA ARTE VIVA.
L’obiettivo di ZaLab era quello di produrre due cortometraggio realizzato da 4 autori.
All’inizio del workshop è stato chiesto ad ogni partecipante di visitare l’Esposizione con occhi diversi. Avevano il compito di scegliere un’opera d’arte fra quelle esposte nel Padiglione che suscitasse qualcosa nei loro animi. Da questo punto di partenza, ad ogni partecipante è stato chiesto di riprodurre un’opera d’arte in particolare nella città di Venezia o nella città in cui venivano ospitati in quel momento.
Il laboratorio è stato condotto dai registi Michele Aiello e Davide Crudetti. Con il contributo di Andrea Segre e Tomi Mellina Bares
Workshop Ottobre 2017 | Il Cortometraggio
Il cortometraggio è formato da 4 episodi, ognuno diverso per stile e contenuto.
Ecco delle brevi sinossi:
Marie Laure sta scrivendo una lettera a suo figlio, che ha 5 anni. La leggerà quando sarà più grande. Ora si sta concentrando sul lasciarlo andare a scuola e sul lavorare duramente per sostenerlo
Amiyao sta scrivendo a sua madre, collegando i ricordi e presentandoli in modo emotivo;
Ali sta scrivendo alla sua famiglia in Iran, dicendo loro com’è difficile essere un rifugiato in Europa e come Venezia è buffa ai suoi occhi;
Frank, alla fine, decide di scrivere ai suoi amici in Ghana, il suo rapporto con il territorio è un misto di malinconia e felicità. La musica dirigerà il suo breve documentario dall’inizio alla fine.
Workshop Giugno 2017 | Il Cortometraggio
Il cortometraggio è formato da 3 episodi, ognuno diverso per stile e contenuti.
Ecco delle brevi sinossi:
DICKSON e la Ricerca dell’Inaspettato: affascinato dal Padiglione di Venezia, Dickson ha sviluppato un soggetto che racconta del vino d’uva e del vino di palma. Il vino di palma è una bevanda tradizionale e molto importante per le popolazioni nigeriane dello stato del Delta. Dickson sapeva davvero poco sul vino italiano e quindi era veramente entusiasta di scoprire cosa fosse veramente. Nello stesso tempo voleva che gli italiani sapessero di più sul vino di palma. Quindi Dickson ha chiesto ai suoi amici nigeriani e alla sua famiglia di parlare del vino di palma e ha intervistato degli abitanti di Venezia a proposito del vino d’uva. Lingua: Inglese
ZUBAIDA, Le mie Maschere sono le Vostre: dopo aver visitato il Padiglione della Germania, Zubaida ha provato delle forti emozioni che le hanno ricordato la sua condizione umana. Ha deciso quindi di indossare una maschera veneziana e disperdersi fra la folla dei turisti. I turisti apparentemente sono felici e si godono la città, una cosa che lei sente di non poter fare. In questo contesto la folla rappresenta le persone a cui non interessa di chi vive ai margini e godono della propria vita senza curarsi delle condizioni altrui. Indossando una maschera Zubaida passeggia per Venezia e osserva la realtà, consapevole di essere finalmente osservata a sua volta. Realizza infine che le maschere sono tutte diverse e che non sono così semplici da trovare. Lingua: Inglese
AKAM e LAMIN, Siamo Uguali: Akam e Lamin sentono la musica scorrere nelle loro vene. Dopo aver visitato il Padiglione francese e quello statunitense hanno iniziato a scrivere insieme una canzone rap. Akam ha un rapporto molto forte con la musica dato che suo padre era un musicista. Lamin, dall’altra parte, non può vivere senza il rap e rimane affascinato da un artista nel Padiglione USA che ha rappresentato la marginalizzazione delle minoranze e della comunità nera in particolare. Alla fine Akam e Lamin hanno realizzato un videoclip sulla memoria e la discriminazione. Lingua: Kurdo, Inglese, Wolof.