Tempo d’attesa
Il ruolo della donna e il suo immaginario stanno cambiando e con loro il modo di vivere la maternità.
Sotto l’ombra di una magnolia nel cuore di un parco di Napoli, un gruppo di donne si riunisce per condividere pensieri, emozioni e dubbi nel diventare madri. Sono accompagnate da Teresa, un’ostetrica che le guida in un viaggio di ricerca e trasformazione.
SINOSSI
È estate a Napoli, e sotto la chioma generosa di una magnolia nel parco del Bosco di Capodimonte, un gruppo di donne si incontra ogni settimana. Sono future madri e portatrici di nuove domande. Insieme a Teresa, un’ostetrica dall’esperienza profonda e dallo sguardo accogliente, riflettono sul cambiamento che stanno vivendo. Sedute in cerchio, si raccontano: le voci si intrecciano, i dubbi si fanno eco, e le paure trovano spazio per trasformarsi in forza condivisa.
Il film segue queste donne non solo nei loro momenti collettivi, ma anche nella loro intimità: durante le visite e i parti, nei primi attimi in cui la nascita ridefinisce la loro identità. Attraverso frammenti di vite, il film intreccia una riflessione profonda sul diventare madre e sul bisogno sempre più urgente di fare comunità.
Tempo d’attesa non è soltanto il racconto di un’esperienza condivisa di preparazione al parto, ma un’esplorazione su cosa vuol dire oggi per le donne mettere al mondo dei figli. Attraverso le loro storie, le donne del cerchio ci offrono uno sguardo su un cambiamento epocale in cui la maternità diventa una lente per osservare la condizione femminile e riscriverne bisogni e desideri.
NOTE DI REGIA
Quando ho scoperto di essere incinta mi sembrava che tutti avessero un’opinione e una verità sulle cose giuste da fare. Mi sentivo indirizzata su una traiettoria che avevano deciso altri per me: frutto di consuetudini, pratiche standardizzate, scelte già compiute, pensieri e desideri fermi nel tempo. Mi sono chiesta se ci poteva essere un altro modo più personale, per affrontare il totale sconvolgimento che stavo attraversando e soprattutto se potevo condividerlo con chi come me stava vivendo quell’esperienza.
Ho contattato un’ostetrica che mi ha dato un appuntamento in un parco, dove teneva degli incontri preparto tutte le settimane. Ho fatto delle foto: un cerchio di donne incinte sotto una grande magnolia, tra loro Teresa, una donna più anziana, che le ascoltava e raccontava la sua esperienza.
Quel modo di creare comunità era un atto rivoluzionario. Partecipare a quegli incontri mi ha permesso di vivere la gravidanza ed il parto come un’opportunità di crescita e condivisione, in cui la mia paura si è trasformata in una forza mai sentita prima.
Tempo d’attesa vuole essere una riflessione su cosa significhi oggi diventare madri e sulla necessità profonda di ridefinirci come donne nella nostra società.
Claudia Brignone
Paese: Italia, 2023
Durata: 75 min
Scheda Tecnica
Produzione: Altara Films e Amarena Film con Rai Cinema con il supporto di FCRC e Regione Campania
MFN-Milano Film Network
con il contributo dell’associazione premio Greencare
e di Euphorbia-cultura del paesaggio
Si ringrazia il Museo e Real Bosco di Capodimonte
Regista e Autrice: Claudia Brignone
DOP: Claudia Brignone
Montaggio: Lea Dicursi
Sound design/sound mix: Marco Saitta
Color grading: Andrea Facchini
Musica Originale: Valerio C. Faggioni, Roberta
D’Angelo
Premi e proiezioni
Torino Film Festival – Premio speciale della Giuria
Sole Luna Doc Film Festival – Menzione speciale della giuria ed il Premio Scuole
Festival DocuDonna – Miglior documentario italiano
Festival Molise Cinema
Trieste Film Festival
Bolzano Film Festival
Festival di Trevignano
Festival Laceno D’oro
Europa Cinema al Femminile