Riammessi
Saddam, Hamza e Omar si lasciano alle spalle migliaia di chilometri. Le rotte che hanno percorso partono dalle macerie della guerra afghana, dal Corno d’Africa, dal Medio Oriente.
Arrivati in Grecia, ormai a un passo dall’Europa che sognano, trascorrono mesi nelle retrovie del porto di Patrasso nel tentativo di imbarcarsi nelle grandi navi che solcano l’Adriatico. Il coraggio che mostrano nell’affrontare la traversata però non trova riscontro da parte dall’autorità portuale italiana: scoperti durante le operazioni di sbarco, i ragazzi vengono riconsegnati alla stessa nave cui avevano affidato il loro destino, “respinti” (tecnicamente si chiamano riammissioni) immediatamente in Grecia, violati nei loro diritti di richiedenti asilo e rifugiati.
SCHEDA TECNICA
Italia, 2013 – 9′
Fotografia: Kami Fares
Montaggio: Matteo Cusato, Sara Zavarise
Musiche: Stefano Piro
Interviste: Rahell Ali Mohammad
Con il sostegno di: Open Society Foundations
In collaborazione con: ASGI (Associazione per gli Studi Giuridici sull’Immigrazione) – Medu (Medici per I Diritti Umani).
Progetti Correlati
Medici per i Diritti Umani (MEDU) ha elaborato PORTI INSICURI. Rapporto sulle riammissioni dai porti italiani alla Grecia e sulle violazioni dei diritti fondamentali dei migranti.