Cile – Il mio paese immaginario
SINOSSI
Ottobre 2019: una rivoluzione inaspettata, un tumulto sociale esplode per le strade di Santiago chiedendo più democrazia, un sistema educativo e sanitario migliori, una vita migliore, e una nuova Costituzione. Con una prospettiva tutta la femminile, manifestanti, giornaliste, psicologhe, artiste, dottoresse, politologhe esperte e giovani politiche della nuova leva ci accompagnano nella protesta e nella violentissima repressione fino all’assemblea costituente per la riscrittura della costituzione nazionale.
“Ottobre 2019, una rivoluzione inattesa, un’esplosione sociale. Un milione mezzo di persone stavano manifestando nelle strade di Santiago per ottenere più democrazia, una vita più dignitosa, un sistema educativo e sanitario migliori e una nuova Costituzione. Il Cile aveva ritrovato la sua memoria. L’avvenimento che attendevo dalle mie lotte studentesche del 1973 infine si concretizzava” Patricio Guzmán
NOTE DI REGIA
Il mio ultimo film, La Cordigliera dei sogni, finisce con una sequenza in cui racconto che mia madre mi aveva insegnato che alla vista in cielo di una stella cadente avrei potuto esprimere un desiderio e che quel desiderio si sarebbe realizzato. In quella sequenza finale dico a voce alta che il mio desiderio è che il Cile ritrovi la sua infanzia e la sua gioia.
Nell’ottobre 2019, quando il mio film è uscito in sala in Francia, è accaduto in Cile qualcosa di completamente inatteso per me: una rivoluzione, un’esplosione sociale. Un milione mezzo di persone stavano manifestando nelle strade di Santiago per ottenere più democrazia, una vita più dignitosa, un sistema educativo e sanitario migliori e una nuova Costituzione. Il Cile aveva ritrovato la sua memoria.
Dopo Allende non avevo più visto una cosa del genere.
Come ai tempi dell’Unità Popolare, ho sentito le canzoni di Victor Jara e dei Los Prisioneros e ben altre ancora…Erano però interpretate dalla gente di oggi. Ho avuto la sensazione di una memoria perfettamente trasmessa e completamente presente. Migliaia di cittadini hanno sfilato, gridato e scritto sui muri. Gente comune. Molti erano parenti degli studenti presenti, pensionati, ex funzionari, impiegati e gente normale. Non c’erano leader. Non si vedeva nessun volto noto. Hanno camminato nelle strade, di fronte alla polizia e ai loro cannoni ad acqua. In molti hanno perso un occhio. Ci sono stati migliaia di feriti e trentadue morti.
Ma com’era possibile che tutto un popolo si svegliasse quarantasette anni dopo il colpo di stato di Pinochet, com’era possibile quella rottura sociale, una tale ribellione, una rivoluzione?
Per me era un mistero.
Allora, ho indagato su questo mistero, ho filmato il suo effetto sull’ambiente, sull’aria, sulle emozioni e i sentimenti della gente del mio paese. Moltissime donne, che sono diventate le protagoniste del mio film e del desiderio, dell’urgenza di un mondo nuovo.
Cinquant’anni dopo aver realizzato La Battaglia del Cile, ero di nuovo in strada per filmare ciò che stava accadendo. Ero lì quando il popolo cileno ha votato per una nuova costituzione e ha ottenuto una maggioranza del 80% in favore dell’assemblea costituente. Ero là quando un nuovo presidente di sinistra di 35 anni , Gabriel Boric, è stato eletto con il 56% dei voti. Cose mai viste nella storia del mio paese, del mio paese immaginario…
IL REGISTA PATRICIO GUZMÁN
Patricio Guzmán è nato nel 1941 a Santiago del Cile. Ha studiato alla Official School of Film Art di Madrid. Ha dedicato la sua carriera alla regia di documentari. I suoi film sono stati proiettati nei Festival di Cinema più importanti del mondo, ricevendo riconoscimenti internazionali.
Dal 1972 al 1979 ha diretto La Battaglia del Cile, una trilogia di 5 ore sul governo di Salvador Allende e sulla sua caduta. Il periodico americano CINEASTE lo ha descritto come “uno dei dieci migliori film di politica nel mondo”.
Dopo il golpe di Pinochet, Guzmán è stato arrestato e ha trascorso due settimane nello stadio nazionale, dove è stato sottoposto diverse volte a finte esecuzioni. Nel 1973 ha lasciato il Cile per trasferirsi a Cuba, successivamente in Spagna e Francia, continuando a dedicare i suoi film alla sua patria e alla sua storia.
Paese: Cile-Francia, 2022
Durata: 83 min
Scheda Tecnica
Autore e Regista PATRICIO GUZMÁN
Produttrice delegata RENATE SACHSE
Co-produttori OLIVIER PERE – ARTE FRANCE CINÉMA (FRANCIA) ET ALEXANDRA GALVIS – MARKET CHILE (CILE)
Fotografia SAMUEL LAHU
Suono JUAN CARLOS, MALDONADO DUBO, AYMERIC DUPAS
Montaggio LAURENCE MANHEIMER
Musiche originali MIRANDA Y TOBAR
Produttore esecutivo BENJAMIN LANLARD
Partner finanziari CNC ARTE CINEMA ARTE TV CREATIVE MEDIA EUROPE REGION ILE DE FRANCE CONSEJO NACIONAL DE LAS CULTURAS, LAS ARTES Y EL PATRIMONIO (CILE)
Premi e proiezioni
75. edizione Festival di Cannes