Tutti i Nostri Affanni
TUTTI I NOSTRI AFFANNI
un film documentario di Davide Crudetti e Paola Di Mitri
(ITA, 2021, 77’)
una produzione ZaLab Film in collaborazione con Cooperativa Atypica e Consorzio Oplà
con il sostegno della Film Commission Torino Piemonte – Piemonte Doc Film Fund
prodotto da Andrea Segre per ZaLab Film
Sinossi
69 giorni di isolamento, 7 appartamenti, 1 percorso di cinema partecipativo.
Il 9 marzo 2020 a seguito dell’avanzata del COVID-19, il Governo Italiano ordina l’auto isolamento obbligatorio a tutti i cittadini.
Durante questo periodo, sette dei venticinque appartamenti del progetto di social housing Luoghi Comuni San Salvario di Torino, iniziano a raccontarsi, ognuno con la propria telecamera.
Le precarietà lavorative, l’instabilità degli affetti, la solitudine.
Anna, Mamadou, Waleed e Ajmeen, Simone, Gil, Madre Myriam, Suor Daisy, Suor Milena, Regina e Gideon: un palazzo di Torino diventa un’unica finestra su tanti mondi diversi e lontani, tutti accomunati dalla stessa incertezza, dalla stessa preoccupazione per il futuro, dallo stesso rifugiarsi nel passato e negli affetti più intimi, per fronteggiare la precarietà del presente.
Note di regia
Alla fine di febbraio 2020, per alcuni motivi personali legati alle nostre traiettorie di vita, ci ritroviamo a vivere nella residenza temporanea Luoghi Comuni San Salvario di Torino.
Fin dal primo giorno passato nel nostro appartamento ci accorgiamo di quanto, il palazzo in cui abitiamo non sia un posto come tutti gli altri per la varietà di persone che lo abitano, con provenienze sociali e geografiche differenti e accomunati tutti da un tempo di permanenza massima di 18 mesi.
Quando la notte del 9 Marzo, il Governo italiano ordina a tutti i cittadini di rimanere nelle proprie abitazioni per contrastare l’avanzata del Covid-19, noi siamo nel nostro salotto di tutte le sere. Fino a quel momento non conosciamo praticamente ancora nessuno dei nostri vicini di casa.
Ci sembra, però, che tutti si stiano muovendo nello stesso stato di incertezza in cui ci stiamo muovendo noi. Così ci viene la voglia di sapere come se la stanno vivendo loro, ora che, per tutti, tutto è fermo.
Proponiamo ai gestori della residenza un’idea: consegnare agli abitanti delle handycam e provare a raccontare quel palazzo attraverso un laboratorio di cinema partecipativo a distanza.
Molti degli abitanti decidono di partecipare.
Noi gli diamo il mezzo cinematografico, loro mettono in gioco le loro vite, iniziando a farsi delle domande, provando a capire come stanno: cosa va, cosa non va, cosa desiderano, cosa li spaventa.
La narrazione prosegue spedita. Quel tempo che sembrava sospeso, sospeso non è. Le vite degli abitanti del palazzo si sommano, si appoggiano una sull’altra, iniziano a cucirsi insieme poco a poco. La residenza che sembra immobile in realtà brulica di situazioni, di vite, di progetti e delusioni.
Ognuno sembra sentire l’esigenza di puntare l’obiettivo della telecamera sul proprio affanno personale, come se il tempo a disposizione, ora dilatato e noioso, avesse acceso una lampadina su uno stato di incertezza che, solo qualche settimana prima, appariva sbiadito e incomprensibile, nascosto tra le pieghe del quotidiano.
Le handycam che gli abitanti del palazzo tengono sul loro comodino prima di andare a letto, che dimenticano sul tavolo della cucina col tasto rec premuto mentre pranzano, che usano filmando il glicine sotto la finestra o la sinagoga di fronte, diventano strumento indispensabile per dare un senso al loro pensare. Le scene di vita quotidiana, le videochiamate con le persone più o meno lontane, le riflessioni notturne su se stessi e con se stessi, si trasformano in un racconto auto-narrativo corale e unitario di un palazzo intero.
Noi, dal canto nostro, continuiamo a seguire quotidianamente gli sviluppi delle storie dei protagonisti, chiediamo loro di mandarci il nuovo materiale girato, lo guardiamo e gli diamo loro nuove indicazioni.
Tutti i Nostri Affanni è un film che parte da una cessione parziale del mezzo cinematografico per arrivare a vedere la realtà con gli occhi di chi la filma. L’auto-narrazione dei protagonisti vuole restituire dei mondi personali capaci di scavare nell’intimo, descrivendo contesti vari e lontani. Tutti i Nostri Affanni è stato girato dal 9 marzo al 18 maggio 2020 durante il primo lockdown, ma non è un film che racconta la quarantena, è un film che si è servito del tempo di vuoto che quest’ultima ha concesso, per entrare in un palazzo e nelle vite di chi lo abita, cercando, nell’arco narrativo dei protagonisti, degli spunti universali sulla condizione umana.
L’obiettivo ultimo è stato quello di descrivere un palazzo qualunque del centro di Torino, raccontando la sua dimensione di piccolo microcosmo capace di diventare universale.
Paola Di Mitri, Davide Crudetti
Paese: ITALIA, 2020
Durata: 77’
Scheda Tecnica
montaggio FEDERICO PALMERINI
musica GABRIELE CONCAS e MATTEO MARINI (The Sweet Life Society)
montaggio suono ALESSANDRO FUSAROLI
mix MIRKO GUERRA
colorist PAOLO RAPALINO
direttrice di produzione GIULIA CAMPAGNA
coordinatrice di produzione LUCIA PORNARO
amministratrice ELENA PINTON
grafiche GIULIA VIGNA
con e con immagini di GILBERTO DANIELE, REGINA IGIMOH, GIDION IGIMOH, WALEED WASTI, AJMAEEN YAWAR, SIMONE SANTIA, ANNA GIUBA, MAMADOU DIALLO, MADRE MYRIAM SIDA, SUOR MILENA ROMERO, SUOR DAISY RAMI GABRIEL