Gayby Baby
di Maya Newell - Australia
Gayby Baby segue le vite di quattro ragazzini – Gus, Ebony, Matt e Graham – i cui genitori sono gay.
Mentre i quattro ragazzini sono alle prese con i mutamenti i conflitti tipici della loro età, il mondo esterno discute con forza sulla parità di diritti per le persone omosessuali, sull’uguaglianza dei matrimoni gay, sui rischi veri o presunti per i bambini cresciuti in famiglie omoparentali, ovvero con genitori dello stesso sesso.
In un periodo storico in cui il mondo intero si interroga sulla questione politica delle famiglie omoparentali e sui diritti delle coppie gay, Gayby Baby ci accompagna dentro le case e i drammi personali di quattro ragazzini che si avvicinano all’adolescenza, sotto la guida di genitori gay.
Nel suo ménage familiare tutto al femminile, Gus cerca di scoprire cosa significhi “essere un uomo”; Ebony combatte per scovare la sua voce come cantante e un luogo in cui la sua famiglia gay possa essere accettata; Matt si interroga su come il Dio che sua mamma prega possa allo stesso tempo condannare tutti loro all’inferno; il desiderio di Graham di imparare a leggere e conquistare l’approvazione dei suoi papà viene complicato da un trasferimento alle Isole Fiji, dove l’omosessualità è assolutamente condannata.
Raccontata dal punto di vista dei bambini, Gayby Baby è un ritratto vivente, in continuo mutamento, delle famiglie omoparentali, un ritratto che offre un’immagine onesta di ciò che davvero conta nella vita moderna.
Note di regia
Negli ultimi cinque anni in tutto il mondo i dibattiti sulla parità di diritti per i matrimoni gay e per le famiglie omoparentali sono aumentati.
Innumerevoli figure pubbliche e politiche ripetono che il matrimonio significa avere dei figli e che i figli necessitano sia di un padre che di una madre. La paura di famiglie senza madre o senza padre e della conseguente armata di figli disorientati e feriti sembra crescere. Posso sentire cosa sussurrano: cosa succederebbe se permettessimo ai gay di sposarsi? E se avessero dei figli?
Anche se le coppie gay non possono sposarsi (nella maggior parte dei Paesi), è già diverso tempo che hanno e crescono figli. In effetti il mondo è nel pieno di una sorta di “Gayby Boom”, ovvero un boom di coppie omoparentali con bambini, e questi bambini stanno crescendo velocemente, con voci e esperienze tutte loro. Io sono una di quei bambini.
Qualche anno fa sono andata al cinema e ho visto un film dal titolo “I Ragazzi Stanno Bene”, il primo film a raccontare la storia di una coppia di lesbiche che crescono dei bambini. Appena lasciato il cinema, mentre scendevo lungo la strada, mi sentivo nervosa e fragile e presto mi accorsi che stavo piangendo. Non avevo mai visto la mia famiglia sullo schermo, prima. Guardando il film, avevo riconosciuto piccolo dettagli che si ripetono quando hai due donne come genitori. Mi sentivo connessa con quegli adolescenti e mi chiedevo se quello fosse il modo in cui si sentono le persone con genitori eterosessuali quando si ritrovano in un film. Ero felice di vedere finalmente una storia come la mia, ma anche molto arrabbiata perchè era la prima.
Gayby Baby è il primo documentario raccontato dal punto di vista di ragazzini cresciuti in famiglie gay e lesbiche, e spero che sia il punto di svolta nella marea di rappresentazioni delle famiglie come la mia. I bambini necessitano percorsi narrativi che riflettano le loro vite e la diversità della struttura delle loro famiglie. Necessitiamo di storie che non esistano solo per dire “Siamo uguali a voi, le nostre famiglie sono perfette, sono proprio come le vostre!”. In questo modo, Gayby Baby non è uno spot per le famiglie omosessuali, ma un film nel quale famiglie amorevoli si confrontano con bisogni e valori, nelle quali i genitori a volte esagerano e qualche volta i bambini si sentono delusi. Le famiglie omoparentali non sono perfette, ma non sono meno perfette di ogni altro tipo di famiglia.
Nel 2015 spero che ci siamo allontanando dall’ossessione di difendersi per andare verso uno spazio nel quale possiamo fare domande senza conoscere tutte le risposte, e renderci conto che questi bambini non sono definiti dalla sessualità dei loro genitori. GayBy Baby è un film ispirato al desiderio di accendere una luce sull’intelligenza, le azioni e la saggezza di quattro incredibili giovani individui – Gus, Ebony, Matt e Graham – che fanno parte della comunità LGBTI per come sono cresciuti e per diritto di nascita.
I quattro anni che ho impiegato per girare questo film, avendo a che fare con questi ragazzini e vedendoli crescere, sono stati una gioia enorme. Spero che guardando questo film il pubblico senta l’ispirazione di chiedersi “cos’è una famiglia” e come e da chi sia realmente definita. Rispondendo alla domanda su cosa fosse una famiglia, Ebony, una delle ragazzine nel film, dice “Le persone che fanno di te ciò che sei oggi sono la tua famiglia.”.
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Scheda Tecnica
Australia, 2015 – 85′
Regia: Maya newell
Montaggio: Rochelle Oshlack
Suono: Andy Wright
Musiche Originali: Max Lyandvert
Con: Gus, Ebony, Matt, Graham e le loro famiglie
Produzione: Charlotte Mars
Temi: LGBTI, genitorialità, famiglia, adolescenza
Lingua originale: Inglese
Formato originale: HD
Distribuzione Italia: ZaLab