Descrizione
Resistenza Attiva, a cura di Michele Aiello, propone una discussione collettiva sullo stato dell’educazione attiva italiana e su quello della scuola più in generale. Le argomentazioni vengono portate avanti da voci afferenti a contesti e punti di vista differenti, ma facenti parte del medesimo panorama della pedagogia alternativa nazionale.
Gli insegnanti illustrano le loro pratiche attive mettendosi in discussione, gli educatori mettono in luce l’importanza dell’azzardo e degli aspetti emotivi dell’educazione, i dirigenti parlano dei limiti strutturali del sistema scolastico, i ricercatori mostrano l’impianto teorico della pedagogia attiva.
La diversità degli interventi permette di cogliere la complessità dei processi educativi e sacrifica l’unitarietà di una tesi per favorire un confronto tra posizioni diverse che però, allo stesso tempo, combattono verso obiettivi comuni.
Il testo è quindi un invito e un auspicio al dialogo tra i diversi professionisti del mondo dell’educazione. Allo stesso tempo, il volume vuole rimanere accessibile a tutte le menti interessate, per questo gli interventi si sviluppano con semplicità e senza nascondere segreti, gioie e problematiche del mestiere.
Alcuni maestri e maestre del Movimento di cooperazione educativa illustrano le pratiche che mettono in atto durante l’orario di lezione, mostrando ancora una volta che l’insegnante può fare pedagogia attiva all’interno della scuola. Matteo Frasca, educatore proveniente dai Cemea, mette in luce la necessità di assumersi la responsabilità di
rischiare, per poter innovare le proprie pratiche e per aggiornare la proprie competenze. Sara Honegger, educatrice di L2 a Milano, allarga la visione dell’educazione informale cogliendo l’importanza di spazi educativi Altri rispetto alla scuola classica, in termini di socialità, pedagogia e Politica.
Due interventi vengono dedicati alla critica e all’auto-critica. Francesco Codello, ex-dirigente scolastico e pedagogista libertario, mette a nudo alcuni paradossi della scuola attuale e propone un cambiamento radicale del sistema scolastico. Valentina Guastini, insegnante della Rete di cooperazione educativa si spoglia delle proprie
certezze e ammette quanto sia importante porsi costantemente in discussione come insegnante e mamma.
Vi è poi un intervento dal mondo accademico attraverso la voce di Alessio Surian, ricercatore presso l’Università di Padova, il quale tratta in modo raffinato l’impatto della pedagogia attiva nei confronti degli adulti e del loro modo di porsi con sé stessi prima ancora che con i bambini.
In ultimo, il libro è arricchito da due importanti autori e maestri italiani: Franco Lorenzoni tira le fila del discorso, intrecciando considerazioni sul documentario e sui testi; e Goffredo Fofi apre il volume con un discorso sulle battaglie, molte delle quali perse, necessarie per una scuola migliore.