A seconda dell’età dei partecipanti, del loro grado di “alfabetizzazione mediatica” e familiarità con la tecnica audiovisiva, della durata del laboratorio, si possono ipotizzare diversi gradi di coinvolgimento del gruppo nel laboratorio.
La fase fondamentale e imprescindibile è quella della scrittura. Talvolta si possono realizzare laboratori di video partecipativo solo di scrittura (anche se come ZaLab normalmente non ne teniamo perché il nostro approccio è finalizzato al racconto audiovisivo). Solitamente si avvia una fase di brainstorming collettivo sul tema, per poi focalizzarsi sull’ideazione del soggetto, la scelta dei protagonisti e successivamente lo sviluppo narrativo.
La fase di riprese è quella più interessante per mettersi in gioco sul campo. Normalmente si organizzano le prime riprese interne al gruppo, per poi uscire e filmare sul campo. E’ importante porsi prima il problema dell’impatto sociale delle riprese che della loro resa filmica, e ridurre al minimo l’invasività. E’ molto utile dividersi per ruoli costituendo delle troupe in cui c’è un fonico, un operatore, un autore/intervistatore.
La fase di montaggio è più complessa da realizzare in gruppo e per questo talvolta è a carico dei formatori che condividono il processo con i partecipanti solo durante singoli incontri.